01 - PALAZZO VESCOVILE
Piazza Vittoria

Antica residenza dei vescovi di Castro, l’attuale ex-palazzo vescovile si presenta come il frutto di fasi costruttive e rifacimenti di epoche diverse occorsi, per quanto sino ad oggi osservato, tra il XVI ed il XIX sec. È formato da un piccolo cortile, anticamente cinto da un alto muro con portale di accesso arcuato sormontato da stemma vescovile, da cui è possibile accedere ai vani del piano inferiore, forse utilizzati come locali di servizio e, attraverso una scalinata posta sul lato S, a quelli del piano superiore, destinati all’archivio curiale ed agli appartamenti privati del Vescovo.
I recenti lavori di restauro effettuati alla fine degli anni ’90, hanno messo in luce al piano terra una piccola area necropolare con sepolture databili per lo più ad età tardo-medievale (XV sec.). La necropoli è stata in seguito obliterata dalla costruzione dell’attuale piano terra, da collocare orientativamente agli inizi del sec. XVI. Il piano superiore reca sulla facciata principale lo stemma di Mons. V. A. Grande, arcivescovo di Otranto, in memoria di restauri dell’edificio collocabili alla metà del sec. XIX; essi hanno visto la realizzazione delle notevoli volte in pietra in sostituzione di quelle lignee anticamente esistenti.
La realizzazione del piano superiore del palazzo, o quanto meno una sua radicale trasformazione è attribuibile, sulla base della documentazione attualmente esistente, all’opera del vescovo di Castro Mons. Agostino Gorgoni (1770-1790); due stemmi episcopali del presule si possono ammirare sulle facciate S ed E.
In seguito alla soppressione della diocesi di Castro (1818) la struttura è stata utilizzata come manifattura di tabacchi; attualmente è destinata ad attività di tipo culturale (mostre, manifestazioni). È proprietà della Curia Arcivescovile di Otranto.
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